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"In occasione delle visite al suo atelier più volte, davanti alle sue opere, abbiamo approfondito gli aspetti evolutivi della sua pittura. In queste conversazioni mi ha sempre colpito la necessità di Rocco di risolvere un velato inappagamento da cui scaturisce e prende forza la spinta di andare oltre il raggiunto, oltre lo stato attuale della sua arte. La sua ricerca è stata orientata a traslare le sue opere dalla staticità del quadro e della parete in una dinamicità che potesse incidere fortemente anche sulle possibilità interpretative. Il pittore ha trascorso lunghe giornate accanto alla madre, la signora Peppina che fino all'ultimo giorno non gli ha negato il suo indimenticabile sorriso e che, centenaria, ha da poco lasciato questo mondo. In quelle forzate pause del suo dipingere, è andata sviluppandosi l'idea di utilizzare la forma geometrica del quadrato per dare dinamicità alle sue opere. Una scelta meditata e ponderata anche se apparentemente anacronistica." (dalla prefazione di Francesco Aronne)